24 luglio 2007

6 dicembre 2006 - Bufale informatiche

Le "bufale informatiche" sono notizie false che vengono periodicamente diffuse. Una volta circolavano via fax e fotocopia. Adesso quasi esclusivamente via email. Gli argomenti sono molteplici. A volte sono (come in questo periodo) segnalazioni di deliranti possibilità di far soldi grazie a Microsoft, inviando agli amici una certa email. Questa bufala dice qualcosa come "La Microsoft e AOL, al giorno d'oggi le più grandi compagnie della rete, per assicurare ad Internet Explorer il posto di programma più usato, hanno testato la versione beta di questo programma. Quando invierete questa lettera ai vostri amici, Microsoft la controllerà (sempre che essi usino Microsoft Windows) per 2 settimane. Microsoft vi pagherà € 245 per ogni persona a cui manderete questa comunicazione. Microsoft pagherà € 243 per ogni vostra lettera forwardata e per ogni terza persona che riceverà la vostra comunicazione, Microsoft pagherà € 241. Tra due settimane, Microsoft si metterà in contatto con voi via e-mail vi spedirà l'assegno.".
La bufala un questione gira da parecchi anni, e da parecchi anni la gente abbocca, e fa girare l'email.Qui trovi una descrizione completa.

Altre bufale parlano di bambini malati, di cibi avvelenati, del famosissimo Valentin che muore di freddo ecc ecc .

Come si riconosce una bufala? Beh, intanto dall'argomento. Quando vengono promessi soldi facili, è certamente una bufala. Può anche essere una vera e propria truffa, come quella nigeriana . Altre caratteristiche della Bufala è l'assenza di riferimenti precisi. In quella descritta qui sopra, ad esempio, manca il riferimento ad una qualsiasi pagina web di Microsoft o di AOL che fornisca ulteriori dettagli. Un altro elemento è la raccomandazione a far girare l'email il più possibile.
Ogni volta che si riceve una mail da qualcuno (soprattutto se sconosciuto) con la preghiera di far circolare, meglio dare un'occhiata in giro, soprattutto sul prezioso sito Antibufala di Paolo Attivissimo. In questo modo, fra l'altro, si fa un minimo di ecologia informatica, evitando il proliferare di posta spazzatura che intasa le nostre caselle email e ci ruba tempo prezioso per leggerle e scartarle.

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