12 settembre 2007

Mitigazione Ambientale

Quindi la BreBeMi è nostra. Nel senso che non solo verrà realizzata (e già questa è una follia), ma verrà anche realizzata nella sua forma peggiore. Il suo percorso infatti taglierà gli abitati di Cascine san Pietro (non chiamiamolo Cassano d'Adda, perchè è ormai evidente che "quelli" di Cassano sono molto poco interessati ai nostri destini), quelli di Albignano (penso che il discorso rispetto a Truccazzano sia analogo), Pozzuolo Martesana e Melzo.
C'era un percorso alternativo, che passava a sud, in aperta campagna, lontano dalle case.
Ma forse costava troppo.
E forse ai nostri amministratori (TUTTI!) costava troppa fatica imbarcarsi in una analisi, in una attività di pressione popolare, in un estremo tentativo per difendere i loro cittadini.
A Cascine, ad esempio, non abbiamo visto uno straccio di Sindaco, di Presidente di Provincia, di amministratore provinciale o regionale. Non ci aspettavamo il divino Di Pietro, per carità.
A giorni, mi dicono, ci sarà una assemblea pubblica a Cascine, presente (mi dicono) il Sindaco Sala.
Mi piacerebbe che venisse qualcun altro, a spiegarci le ragioni di questa scelta assurda, sulla pelle delle persone.
Mi piacerebbe che venisse qualcuno del lato Penati & C.
O qualcuno del lato Formigoni & C, a spiegarci come mai noi di Cascine, oltre a doverci godere il rumore dei treni a tutta velocità, oltre a respirare i fumi della centrale ENEL, oltre a restare senza collegamenti ciclopedonali con il centro di Cassano (altra città, altro mondo!), dovremo anche godere rumore ed inquinamento atmosferico di una inutile autostrada.
Speravamo che la presenza in comune di due consiglieri comunali, di cui uno addirittura vicesindaco, potesse in qualche modo cambiare l'equilibrio malefico che vede Cascine sempre in fondo alla lista delle priorità.
Invece niente. Strada chiusa, autostrada da costruire, scuola elementare (anche questo!) di nuovo in pericolo. Ecc ecc ecc. Cambiano le giunte, cambiano i colori, restano i problemi e le insensibilità.

Quindi l'autostrada si farà. Evviva.
In "compenso" ci hanno promesso opere di mitigazione ambientale. Cioè, la ricompensa dovrebbe essere una parziale mitigazione del male? Evviva-2!
Chi ha avuto il piacere di vedere il progetto delle opere di mitigazione parla di un terrapieno di 1km, che parte da poco prima della Cascina Lina e viene verso l'Adda.
Sarà sufficiente?
Cosa ne dice il Comune?
Accettiamo questa proposta? L'accendiamo?
O combattiamo per qualche elemosina di mitigazione ulteriore?
Il nostro Sindaco si metterà la fascia tricolore e marcerà alla testa dei cittadini incazzati?
Me li ricordo quelli che, ai tempi della Rosa Casati, blateravano di occupazioni stradali, e chiedevano a gran voce che il sindaco marciasse con loro.
Adesso hanno il sindaco che volevano. Addirittura anche il vicesindaco.
Pronti a marciare? Dove si va? quando?

Meno male che ci sono i Verdi che ci proteggono! I verdi che hanno a cuore l'ecologia e la tutela dell'ambiente.
Andate a vedere sul sito dei verdi di Cassano, e cercate qualche notizia sulla BreBeMi.
Zero.
Il problema BreBeMi, per i verdi di Cassano, non esiste.

Mi piacerebbe che qualcuno dei Verdi di Cassano venisse a raccontarci come mai la nostra frazione deve, ancora una volta, subire. Anche e soprattutto sotto il profilo ambientale, che è la ragion d'essere della loro esistenza politica.

Alleluia. Siamo in buone mani.

2 Commenti:

Alle 14 settembre 2007 23.52 , Anonymous Anonimo ha detto...

Pur condividendo in pieno l'amarezza per come sta evolvendo la questione BreBeMi, siamo rimasti sorpresi dall'accusa mossa ai Verdi di Cassano di "disinteressarsi" della questione, anche perchè questo proprio non corrisponde alla verità. Siamo andati a rivedere gli ultimi giornalini pubblicati presenti sul sito, e sulla questione autostrada negli ultimi mesi sono stati pubblicati due articoli (Giugno 2007 “BreBeMi: la strada sbagliata” e Ottobre 2006: “Autostrada BreBeMi: cosa succede?”).
Andando ancora più indietro nel tempo sul sito è presente anche il numero di febbraio 2001 del giornalino con un articolo dal titolo che lascia pochi dubbi: "Autostrada direttissima Milano Brescia: un progetto disastroso per Cassano".
Addirittura nei mesi scorsi il quotidiano Libero pubblicò l’elenco dei nomi con tanto di “foto segnaletica” dei sei senatori che avevano osato mettere in discussione la convenzione stipulata tra il ministero del lavori pubblici e la regione Lomabrdia: tra gli accusati c’era anche Natale Ripamonti, senatore verde e cittadino cassanese.
Insomma dopo anni di battaglie contro gli scempi ambientali nel nostro territorio non accettiamo di essere buttati nel “calderone” di quelli che non hanno fatto niente. Anche perché ormai siamo abituati: prima non si ascoltano le proposte, le proteste e gli allarmi lanciati dai verdi, quando poi le cose precipitano e diventano irrecuperabili la colpa è …. dei verdi che non fanno niente!

Verdi per Cassano

 
Alle 15 settembre 2007 11.08 , Blogger Salvatore Randazzo ha detto...

Mi dispiace che i Verdi Per Cassano si siano dispiaciuti per le mie parole. Scritte certamente sull'onda dell'emozione.
Rimane il fatto che a Cascine ci si senta abbandonati. Mai nessuna forza politica ha reputato opportuno organizzare un incontro pubblico con i cittadini di Cascine.
Abbiamo vissuto questi ultimi mesi con una partecipazione emotiva particolarmente forte. Voci diverse si rincorrevano, dicendo che si, forse, il tracciato a sud poteva essere una speranza. Le uniche informazioni arrivavano tramite il comitato, dove il nostro concittadino Gabriele Riva si è fatto in quattro per tenerci informati, trascinando anche l'assessore Lomini.
Rimane il fatto che non sappiamo se qualcuno si è speso per spostare il tracciato a sud di Cascine, con quali incontri, con quali pressioni, verso chi.
Di sicuro nessuno è venuto a parlare con gli abitanti di Cascine.
Rimane il fatto che adesso il tracciato è definito, ed attraverserà la nostra frazione.
Adesso si apre la questione della mitigazione ambientale.
Si parla di un terrapieno dalla via per Rivolta alla cascina Porra. Ha senso? E' sufficiente?
I verdi, in questa occasione, potrebbero mettere a disposizione il loro patrimonio culturale, il loro know-how, per aiutarci a capire cosa si può fare per ridurre l'impatto che questa follia avrà sul nostro territorio.
Grazie, in ogni caso, per aver risposto alle mie parole.
Randazzo

 

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