22 settembre 2008

La localizzazione invasiva ed il libero arbitrio

Sabato guidavo la mia nuova Panda NP (Natural Power) a metano (che figata
ragazzi!) ed ascoltavo alla radio la trasmissione 2024 su radio24.
E, subito, ho sentito un brivido in fondo alla schiena.
http://www.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/settimanali/2024.mp3
Parlavano di un sistema di localizzazione misto GPS e GSM, un affarino
piccolo piccolo, da mettere in tasca o fissare alla cintura. E lui, zitto
zitto, si localizza tramite GPS, come un qualsiasi navigatore. E trasmette
la sua posizione via rete GSM.
E beh? Perchè una cosa tutto sommato banale dovrebbe dare i brividi?
Beh, le applicazioni su cui insisteva il commerciale della UBI EST
intervistato erano le seguenti:
Dare il localizzatore al bambino o al ragazzo che va a scuola, e potere
quindi sapere dov'è in qualsiasi momento. Attivare un allarme se la sua
posizione esce dal perimetro scolastico al di fuori dall'orario previsto.
Attivare un allarme se, andando a scuola o tornando a casa, il bimbo o il
ragazzo abbandona la strada prevista. Dare il localizzatore al ragazzo in
auto, e verificare dove va, e a che velocità si muove. Attivare un allarme
se il ragazzo si allontana troppo da casa o se supera la velocità impostata
come limite.
Tutto normale? Va bene così?
A me vengono i brividi. Una volta la scelta fra il bene ed il male era una
vera scelta. Se vogliamo, il libero arbitrio era veramente libero.
Decidevo io, ogni giorno, se bigiare o meno. Decidevo io se passare a
salutare o no un'amica, deviando dalla strada casa-scuola e ritorno.
Decidevo io se andare a 90 o a 120 all'ora. Esercitavo le mie capacità di
decisione, di scelta fra il bene e il male.
Ma come può sviluppare questa capacità di scelta un bambino, un ragazzo che
viene controllato passo passo, da quando nasce a quando diventa adulto. Ed
anche oltre.
Una volta rispettare un semaforo, un limite di velocità, un divieto di
accesso, era una mia scelta. Decidevo se rispettare la legge o accettare il
rischio di una sanzione. Ed il rischio di un comportamento pericoloso.
Se mi andava bene non c'era il vigile a farmi la multa.
Adesso se brucio un semaforo, se entro in una zona vietata, la multa è
garantita dal freddo occhio della telecamera che non perde un colpo.
Si dirà che la nostra sicurezza val bene questa perdita di autonomia
decisionale. E che la sicurezza dei nostri bambini val bene la perdita del
libero arbitrio.
Ma, sotto un controllo continuo, come faranno a sviluppare la capacità di
scegliere fra bene e male?
http://www.ubiest.com/lang_id_1/page_id_/ctg_cat_id_170-198/prodotto.htm

Salvo

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