24 luglio 2007

11 luglio 2007 - Eliminata la sezione politica del sito di Cascine.

Ho deciso di eliminare dal sito di Cascine la sezione politica in cui speravo di poter realizzare un dialogo politico articolato, in cui ci fosse spazio per tutte le posizioni. Per la destra, per la sinistra, il sopra ed il sotto. E per chiunque altro. Purtroppo non ha funzionato. Il dialogo è sempre restato un monologo. L'altra sera, dopo l'ennesima riunione di comitato dedicata alla BreBeMi, mi sono fatto una chiacchierata con Camillo (non ricordo il cognome, accidenti!). Siamo su posizioni diverse, io ho sostenuto la candidatura di centro-sinistra di Maviglia, lui quella di Sala, in appoggio alla Lista per Cascine. Ma è una persona ragionevole con cui si riesce ad avere un dialogo sensato. Abbiamo parlato qualche minuto del sito e delle sue (secondo me) misere prospettive. A lui il sito piace, e secondo lui la scarsa partecipazione della gente è soprattutto dovuta alle tensioni politiche. In assenza di polemiche, forse la gente riprenderebbe a sentirsi maggiormente partecipe. Chissà. Il fatto è che, in una comunità così piccola, le tensioni politiche diventano subito tensioni personali. E molti preferiscono tenersi fuori da questo genere di problemi.

E poi c'è il fatto che pochi sono quelli che hanno dimestichezza con internet. E fra questi non penso si possano annoverare i "capi storici" del comitato e in genere della vita politica di Cascine, coloro che sono stati eletti nelle ultime elezioni comunali. Questo, forse, spiega il fatto che la dialettica politica non ha trovato posto sul sito di Cascine. Probabilmente ci vuole ancora tempo prima che tutti si abituino a considerare internet alla stregua di qualsiasi altro mezzo di comunicazione. Come si fa con i telefoni cellulari e con la televisione. Oggi ci siamo abituati, ma fino ad una ventina d'anni fa i telefoni erano tutti a filo, e per lo più senza tastiera, con un bel disco combinatore da far girare. Ed un decennio prima la televisione era in bianco e nero, ed aveva un solo canale. Insomma, ci vuole il suo tempo. Paolo Conte direbbe "Ci va il tempo che ci va, si, tutto il tempo che ci va, non basta un attimo. Ma anni, anni, anni."

E allora, sia pure a malincuore, forse è davvero bene mettere da parte il gusto del confronto democratico delle idee. Almeno provvisoriamente. Poi si vedrà.

Vuol dire che, se avrò qualcosa di velenoso e cattivo da dire, potrò sfogarmi qui.

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