E Andrea si è laureato!
La cosa è successa il 20 novembre 2018, a Milano, accademia di Brera, Sala Napoleonica.
E poi, il giorno dopo, la cena con gli amici:
Il mio spazio di riflessione
E Andrea si è laureato!
La cosa è successa il 20 novembre 2018, a Milano, accademia di Brera, Sala Napoleonica.
E poi, il giorno dopo, la cena con gli amici:
18 nov 2018
A casa di mia madre l’acqua calda ed il riscaldamento sono centralizzati. Una spesa assurda, a causa dell’impianto vecchio e molto inefficiente. Ho pensato di staccarmi dall’impianto centrale e di installare una caldaia che servisse sia per il riscaldamento che per l’acqua calda, ma per mille motivi, primo fra tutti l’assenza di una canna fumaria, ho dovuto rinunciare all’idea di staccarmi dal riscaldamento centrale. Però l’idraulico mi ha detto che avrei potuto installare uno scaldabagno esterno, anche senza canna fumaria. La sua scelta è caduta sullo scaldabagno esterno Vailant Outsidemag.
Bello e funzionale, per i primi tre anni.
Poi, come per tutti i matrimoni, sono iniziati i primi problemi. Niente acqua calda per la doccia. Il display del pannellino di comando visualizza Errore F33, caldaia bloccata. Accendo, spengo, stacco l’alimentazione. Niente da fare, l’errore F33 non se ne va. Il manuale dice:
Fantastico, e adesso che faccio? Non senza fatica trovo un cacciavite torx adatto a smontare la copertura e cerco il pressostato. Il pressostato lo si individua facilmente, una volta tolta la copertura. Basta identificare, sul lato
destro, un tubicino di plastica trasparente, diametro di circa 5mm, che va dal pressostato fino all’apertura superiore, quella da cui esce il gas di scarico. Il pressostato è un dischetto di plastica di qualche cm di diametro, da cui parte il tubicino di plastica trasparente che va verso l’alto. Guardo il tubicino trasparente del pressostato, ma mi pare pulitissimo. Anche i contatti elettricisembrano a posto.
Niente da fare, devo chiamare l’assistenza. Chiamo l’idraulico che me l’ha venduto, e lui alza le mani: “Ah, guardi, mi spiace ma non posso aiutarla. Quel tipo di caldaia deve essere gestito direttamente dall’assistenza Vailant”. Allora chiedo a Google, che mi dice chi fa l’assistenza Vailant a Sanremo. Arriva un signore molto cortese, smonta la copertura, smonta tutto il circuito del pressostato. Non c’è solo il tubicino trasparente, ci sono anche dei tubicini in rame, con due o tre curve. Lui li pulisce, soffia, ci fa entrare uno scovolino che segue le curve. Insomma, la caldaia torna a vivere. Pare che gli insetti amino rifugiarsi nel tubicino di rame.
Tutto bene per un paio di mesi, poi di nuovo F33.
Stavolta so bene come fare, smonto la copertura, smonto i tubicini, soffio, pulisco, rimonto, e come d’incanto la caldaia riparte. Ok, prendo nota che ogni due o tre mesi occorre pulire i tubicini di rame dagli insetti. Certo, potevano metterci una protezione.
Passano ancora due o tre mesi, e la caldaia si blocca di nuovo. Errore F33? Eh, no! Troppo facile! Stavolta F63. Vediamo cosa dice il manuale:
Ah ecco! Una scheda da cambiare, siamo a posto. E, chiaramente, alla fine della garanzia. Provo a cercare qualche idea su Google, ma quel che trovo mi fa cadere le braccia, leggete qui.
Sembra proprio che questa caldaia sia nata male! Cerco invano una qualche risposta di Vailant, ma tutte le lamentele restano inascoltate e l’azienda si limita a non rispondere.
Questa gente pare non capire che ormai i clienti hanno imparato a cercare su internet, prima di un acquisto o in caso di problemi. E quando capiscono di essere davanti ad un prodotto mal progettato o, peggio, alle prese con una azienda che non si fa carico dei problemi dei propri (sfortunati) clienti, sanno come evitare di farsi fregare in futuro.
Nel frattempo chiamo nuovamente l’assistenza Vailant di Sanremo. Ormai siamo amici. Il tecnico, sempre gentilissimo, viene, fa un magheggio sul pannello di comando remoto, e la caldaia riparte.
– “C’è da sostituire la scheda di controllo, purtroppo.”
– “Ma non sarà una questione di contatti da pulire, magari a tirar fuori e a rimettere in posizione i connettori?”
– “No, guardi, ormai conosco il problema. C’è una Eprom che ogni tanto perde il codice di identificazione dell’apparecchatura. La scheda non sa più che tipo di caldaia deve gestire. Sulle nuove schede il problema non si verifica. Purtroppo ho terminato le schede in magazzino, ci sarà da aspettare un paio di giorni. La chiamo in settimana”.
Nel frattempo andrò avanti facendo un po’ di pratiche magiche, per far funzionare la caldaia. Quando interviene l’errore 63 faccio, in ordine sparso, le seguenti manovre che ripeto fino a quando l’errore sparisce:
– Stacco la corrente della caldaia, la tengo staccata qualche minuto, poi la riattacco.
– Spengo la caldaia dal suo pannellino remoto, la tengo spenta per qualche minuto, poi la riaccendo.
– Sempre operando dal pannellino, spengo e riaccendo la caldaia ripetutamente.
– Apro l’acqua calda, la tengo aperta qualche minuto, e poi la spengo di nuovo.
Insomma, non c’è niente di logico in tutto questo, diciamo pure che faccio delle manovre a casaccio, ma solitamente ad un certo punto la caldaia riparte.
Ecco, questa è la situazione ad oggi 18/11/2018. Appena ci saranno sviluppi aggiornerò questo diario. Nel frattempo, se anche voi avete problemi con questo scaldabagno, lasciate un commento. Magari ne può nascere un’azione “stimolante” nei confronti del produttore. Più siamo meglio è. Descrivete nel dettaglio qual è il problema e quali sono stati i vostri contatti con l’assistenza Vailant.
Se cercate in rete, poi, trovate anche molti riferimenti all’errore F27. A me non è (ancora) capitato. E’ definito “fiamma non corretta”. Dicono di controllare l’elettrodo di ionizzazione (quello che fa la scintilla?) o di sostituire la scheda. Eh già, come se fosse facile. Anche perché, leggendo qua e là, pare che non sia neanche facile ottenere una scheda di ricambio.
Alla fine la scheda di ricambio è arrivata e adesso la caldaia funziona. Con una spesa di 100€ problema risolto. Staremo a vedere quanto dura.
Inaspettatamente questo thread è diventato “popolare” ed ho ricevuto parecchi commenti che possono essere letti più in basso. Ho scoperto che anche un altro sfortunato utente, Luciano, ha pensato di parlare dell’argomento sul suo blog.
Per chi avesse problemi ad individuare il pressostato e il tubicino di rame, guardate l’immagine qui sotto. In rosso il pressostato, in verde il tubicino di rame. Dal pressostato al tubicino di rame c’è, non disegnato, un tubicino di plastica trasparente.
I commenti arrivati (qui sotto) sono numerosi, e alcuni propongono delle soluzioni veramente interessanti. Ne consiglio vivamente la lettura!
Si è aggiunto Silvano all’allegra congrega. Lui ha una caldaia Turbotech Exclusive con problemi analoghi, quindi la famiglia si allarga.
Trovo finalmente l’occasione di pubblicare le foto che mi ha mandato Loredana che riguardano il montaggio della nuova scheda
ATTENZIONE: prima di avventurarvi nella riparazione/modifica della scheda valutate molto bene le vostre capacità tecniche! E’ un lavoro da persone preparate, dovete sapere distinguere un diodo zener da una resistenza e da un condensatore, dovete saper maneggiare con destrezza un saldatore a stagno ed un tester. In assenza di questi requisiti lasciate perdere! E soprattutto non venite a lamentavi da me o da Giovanni se qualcosa va storto, quello che fate lo fate a vostro esclusivo rischio e pericolo!
Ultima nota: non ho neanche aperto il file, non so cosa c’è dentro, non ho applicato le modifiche, non sono quindi in grado di offrire alcun supporto.
Invito chi fosse interessato a leggere attentamente i commenti che Giovanni ha lasciato nell’area commenti qui sotto (commenti dall’undici settembre 2020 in poi)
Detto questo scaricate pure da questo link il malloppo contenente foto e istruzioni per la modifica / riparazione. Il file è in formato compresso ZIP. Le ultime versioni di windows aprono automaticamente i file compressi ZIP, ma se il vostro sistema operativo dovesse fare i capricci, potete sempre scaricare ed installare (sempre a vostro rischio e pericolo) il programma di creazione e apertura di cartelle compresse da questo link.
Grazie ancora e complimenti a Giovanni.