Nel 2005, una vita fa, io e Andrea ce ne siamo andati in Corsica, da soli! Mamma era bloccata a casa da un problema medico. E noi abbiamo deciso di andare in Corsica, in Vespa! Avevo appena acquistato una splendida PX150 blu, e la desideravo da così tanto tempo!. Fornita di classico portapacchi posteriore, e di un meno frequente portapacchi anteriore, l’ho caricata come un mulo, tanto che è risultata totalmente inguidabile. Ho dovuto alleggerire il carico, e comunque ci ho messo qualche chilometro a “farci la mano”. L’idea era di raggiungere alcuni amici nostri al Kevano Camping, a Pianottoli-Caldarello, nel sud della Corsica. Quindi la povera Vespa doveva trasportare noi due, la tenda, i sacchi a pelo e tutto il resto. Per quanto io abbia ridotto all’osso il bagaglio era comunque stracarica.
Verificato che riuscivo a guidarla, siamo partiti alla volta di Savona, per andare a prendere il traghetto. Il viaggetto è risultato lungo assai, considerando che sono 220Km da percorrere a non più di 90km/h in piano, figuriamoci durante la scalata del Turchino. Comunque il tempo c’era, l’importante era arrivare entro sera.
Il vero problema era che Andrea tendeva ad addormentarsi, e chi ha fatto qualche viaggio in moto con il passeggero che si addormenta sa di cosa parlo. Ho fatto mille mila chilometri con il braccio sinistro che teneva Andrea, facendo di tutto per tenerlo sveglio.
Comunque è andata. Siamo arrivati al porto e ho parcheggiato dove ho visto il gruppo delle moto in attesa. Qui c’è stata la prima sorpresa. Le moto già in attesa erano quasi tutte splendide moto di grossa cilindrata, alcune da turismo, altre da enduro. La nostra era l’unica Vespa del gruppo, e subito un bel numero di motociclisti si sono avvicinati ed hanno iniziato a girare intorno al vespone, ammirati, facendoci un sacco di domande e di complimenti.
Non pensavo certo che la Vespa avrebbe goduto di tanta ammirazione. Ma, diciamocelo, era DAVVERO BELLA!
Insomma, alla fine ci siamo imbarcati. Rispettando la regola del viaggio “essenziale”, niente cabina e niente poltrona, solo passaggio ponte. Così viaggiano i veri viaggiatori!
E infatti abbiamo dormito in un corridoio, sacchi a pelo per terra. Non è il massimo della comodità, ovviamente, ma eravamo pronti a tutto.
La traversata è stata tranquilla, e la mattina dopo ci siamo svegliati in Corsica, pronti per il nostro primo Croissant!
A questo punto ci siamo macinati 170 km, da Bastia a Pianottoli! Praticamente abbiamo attraversato tutta la Corsica, da Nord a Sud.
Al nostro arrivo siamo stati accolti dai nostri fantastici amici, Silvia e Roberto, e dallo splendido Leo:
La Corsica è splendida, pensate alla Sardegna, ma più verde. La spiaggia a pochi passi dal campeggio era davvero bella, acqua pulita, un paradiso. Ci siamo rilassati tantissimo, Andrea è diventato il babysitter ufficiale di Leo, e si è fatto anche vari amici.
Non c’era tanta strada da fare, si poteva tranquillamente andare a piedi, ma per portare borse e cose varie usavamo sempre il mulo, ossia la mitica Vespa, che non diceva mai di no:
Certo, sulla sicurezza si potrebbe discutere, ma tant’è.
Per le provviste, e per l’aperitivo di rito, andavamo a Pianottoli, in paese. Ci sono le botteghe, e soprattutto c’era il bar “Da Mathieu”:
Una cosa l’abbiamo capita subito: i corsi non hanno troppa simpatia per i francesi. Il loro dialetto, sentito alla radio, sembrava italiano, le stesse sonorità. E quando ho provato a parlare in francese la signora del bar mia ha subito rimproverato: “Parla pure italiano, ti capiamo benissimo! Il francese non ci piace”. Eh già, eravamo capitati nel cuore dell’indipendentismo corso! Gente molto cordiale, almeno con noi Italiani. Con i francesi non saprei.
Per farla breve, una vacanza fantastica. Grazie, davvero, a Silvia e Roberto, e al piccolo Leo.
Le gallerie di foto:
Silvia, Roberto e Leo
Corsica 2005 – Silvia e Roberto
Corsica 2005 – La mitica Vespa