11 novembre 2008

MA CHEPPALLE!

"Ma ancora???? Ma davvero siamo ancora qui a parlare di mafia, di Mangano, di Dell'Utri, di Berlusconi? Non lo capite che la gente l'ha votato, segno che non gli frega niente di tutte queste cazzate, degne solo di Di Pietro e Travaglio!".

Si. Ancora.
Ancora, perchè la legalità è la base. Senza legalità è inutile tutto il resto.
Il rispetto della legalità vuol dire che io mi fido di te, tu ti fidi di me, perchè entrambi rispettiamo un codice condiviso. Perchè ci sono delle regole, e le rispettiamo entrambi, anche se magari abbiamo interessi contrastanti.
Le regole a questo servono, no? A "regolare" gli interessi contrastanti. Altrimenti non servirebbero.
Se andassimo tutti nella stessa direzione non servirebbero i semafori.
Invece capita ogni giorno che il mio interesse sia diverso dal tuo. E per non risolvere la cosa alla vecchia maniera, con una bastonata in testa o un coltello di selce nel costato, ci siamo inventati le regole.
Le regole, la legge, sono alla base di tutta la nostra vita organizzata.
Ma se iniziamo a dire che il rispetto delle regole è un optional, cade tutto il castello di carte, non resta in piedi niente, niente.
E allora, si, parliamo ancora di regole e di chi le ha violate. Di chi le viola ogni giorno. Di chi, dopo averle violate, le cambia. Di chi si ritiene al di sopra delle regole. Di chi dice "vabbè, dai, per questa volta facciamo che abbiamo scherzato" e condona tutto il condonabile, dalle costruzioni abusive alle evasioni fiscali.
Parliamo di chi ha amicizie pericolose, molto, troppo vicine a chi le regole le viola ogni giorno, oserei dire "per statuto".
Parliamo, banalmente, di Berlusconi, che è stato mille volte accusato di aver violato le regole. E che le ha cambiate in corsa, vanificando il lavoro di chi lo stava giudicando.
Sento spesso dire, a sinistra, che occorre smetterla con questo "antiberlusconismo" d'assalto, che non paga più, che non dobbiamo lasciarci trascinare da Di Pietro nelle sue lotte contro i mulini a vento.
Ma cosa vuol dire che "non paga più"? Allora il rispetto delle regole ci interessa solo se "paga"?
No, mi dispiace, questa cosa è inaccettabile.
Se il rispetto delle regone non è un valore primario, allora non gioco più. Perchè in qualsiasi gioco, ci vogliono regole certe. Chi sarebbe così sprovveduto da sedersi ad un tavolo di poker con gente che viola le regole, o che le cambia durante la partita?
Parliamo allora di Berlusconi (ma ancora??? si, ancora!) il cui braccio destro, Dell'Utri, è stato condannato per mafia. In primo grado, certo. Ma intanto.
Parliamo allora di Berlusconi (si, ancora!) il cui stalliere Mangano eccetera eccetera. Roba vecchia, dici? Certo! Peccato che proprio ieri (pochi mesi fa) Berlusconi abbia avuto l'ardire di definire Mangano "un eroe". Perchè aveva resitito alle "pressioni" della procura e non aveva accettato di incastrarlo (lui Berlusconi). Dando per scontato, ovviamente, che le "pressioni" della procura fossero indebite, tendenti a farlo accusare ingiustamente.
Ma se proprio non vogliamo parlare di Berlusconi e soci, perchè "non paga più", allora diamo un'occhiata in casa nostra, per chi la ritiene tale:
Parliamo, ad esempio, di Mirello Crisafulli deputato PD, eletto nel 2006 nelle liste dell'Ulivo, dopo che nel 2002 fu messo sotto inchiesta in seguito ad un filmato che lo ritraeva in un hotel di Pergusa durante il congresso provinciale della CGIL scuola, in compagnia del boss mafioso di Enna Raffaele Bevilaqua, già condannato per mafia e reduce dagli arresti domiciliari.
Parliamo di quelli che, come Vincenzo De Luca, si dimenticano di costituirsi parte civile contro
chi ha piazzato mezzo chilo di tritolo tentando di far fuori un assessore
della loro giunta. Che dichiarano di "disprezzare profondamente i pentiti"
che svelano i mandanti del fallito attentato. Che vengono bersagliati da
avvisi di garanzia. E che continuano a nascondersi dietro la giunta per le
autorizzazioni a procedere
. De Luca, deputato DS, è indagato a Salerno per il piano regolatore e gli appalti della centrale termoelettrica. Il pm ne ha chiesto l'arresto per associazione per delinquere, truffa, minacce a pubblico ufficiale, ma il gip ha respinto la richiesta.
E gli esempi potrebbero continuare.
Ma, soprattutto, ricordo con orrore l'ovazione che tutto il parlamento, Rifondazione e IDV esclusi, ha riservato a Mastella quando, inferocito per le indagini su sua moglie, si lasciò andare ad una filippica contro la magistratura.
Abbiamo bisogno di LEGALITA', prima ancora che di POLITICA. Perchè senza il rispetto delle regole, non ci può essere fiducia reciproca.
E mi dispiace, molto, che gli unici a battere caparbiamente su questo tasto, siano un politico atipico (forse per questo?) come Di Pietro ed un giornalista (purtroppo) atipico come Travaglio.

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