23 ottobre 2007

Chi ha voluto la BreBeMi


Parole: Il sindaco Sala racconta alla Gazzetta dell'Adda che l'attraversamento della BreBeMi a Cascine è stato voluto dalla Sinistra nella persona di Penati, della Provincia di Milano, del Governo Prodi.

Fatti: Il sindaco Sala ha firmato il 7 maggio un documento, di cui abbiamo parlato in un post precedente, in cui ACCETTA che eventuali modifiche al tracciato possano essere proposte SOLO SE IN PROVINCIA DI MILANO. Ha in pratica accettato senza modifiche il tracciato che passa attraverso Cascine.

Fatti: La Provincia di Milano non ha alcun potere decisionale sulla BreBeMi. La regione Lombardia è quella che prende le decisioni.

Il resto sono CHIACCHIERE

PS: Scrivo queste note dalla reception dell'hotel a Birmingham, unico posto da dove riesco a collegarmi alla rete.
Stamattina, prima di prendere l'aereo per Birmingham, ho acquistato al volo la Gazzetta dell'Adda.
Ho avuto la sorpresa di leggere i pareri del nostro Sindaco Sala riguardo a chi veramente ha voluto la BreBeMi.
Non ho sottomano il testo della intervista di Sala alla Gazzetta, quindi posso aver citato qualche dato in modo poco corretto. Mi scuso per eventuali inesattezze e mi riservo di tornare sull'argomento in modo più dettagliato.

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19 settembre 2007

Il gioco delle tre carte - 2

E' fastidioso dover riciclare il titolo di un post precedente. Ma non ne trovo uno migliore.
Potrei certo titolare "Un equivoco da chiarire". Sarebbe più gentile e meno allusivo.
Ma il gioco delle tre carte mi pare più pertinente.

Passiamo ai fatti.

Nei giorni di giugno, luglio e agosto si sono tenute alcune riunioni del comitato di Cascine, argomento il tracciato della BreBeMi. Presente l'assessore Lomini, il vicesindaco Conforti e il consigliere Riva.
La grossa novità sembrava essere la possibilità di spostare il tracciato a sud. Non proprio il tracciato G, ma in ogni caso un tracciato che passasse a sud di Cascine, in territorio di Casirate e Rivolta.
Pare che l'assessore reginale alle infrastrutture Cattaneo avesse dato buone speranze. Infatti, avendo fatto un sopralluogo proprio da noi a Cascine (che onore!), aveva definito "mostruoso" l'accumulo di quadruplicamente, alta velocità e prospettiva BreBeMi. Concludendo che, certo, il percorso andava rivisto.
Poi ci hanno detto, e non abbiamo motivo di dubitarne, che erano in corso riunioni con la Provincia e con la BreBeMi, e che quest'ultima aveva accettato l'ipotesi di modifica, a patto che le trattative (con Casirate, Rivolta, prov. di Cremona e Lodi) venissero concluse rapidamente.
Dalle cronache di Lomini traspariva che le trattative avrebbe dovuto seguirle Penati, presidente della provincia di Milano. Sempre dalle cronache di Lomini traspariva anche che Penati non si stava dando molto da fare.
Infine, qualche giorno fa, la mazzata. Versione ufficiosa (solita fonte): "Penati non si è mosso, e l'ipotesi della variante a sud è caduta. Adesso ce la teniamo così com'è!".

Cosa ne deduce l'ignaro osservatore? Che Penati (il quale ai tempi della campagna elettorale aveva puntato molto sulla lotta alla BreBeMi e sulla protezione del territorio della prov. di Milano) non aveva alcun interesse reale a modificare il percorso. Ne', tanto meno, a lottare contro l'infrastruttura in quanto tale. E che quindi aveva lasciato passare il tempo senza concludere niente.
A sostegno di questa teoria viene citato il fatto innegabile che la prov. di Milano possiede parte della BreBeMi, ed è quindi interessata al completamento dell'opera.
Tutto vero.
D'altra parte anche il governo Prodi, nella persona del ministro Di Pietro, sta facendo di tutto per spingere l'infrastruttura.
Ed anche il precedente governo Berlusconi aveva fatto di tutto per lanciare il progetto.
Vista così la cosa sembra chiara. Tutti d'accordo, destra e sinistra, e noi nel mezzo. Con l'eroica giunta Sala che lotta sia contro l'attuale governo Prodi, sia contro la loro parte politica di riferimento (FI), per riuscire a difendere il nostro territorio.
Stop.
Adesso prendiamo in esame un altro aspetto della questione.
Andiamo sul sito dei Verdi di Cassano (da me più volte accusati di non averci informato a sufficienza sulla questione BreBeMi e sui suoi aggiornamenti).
Roberto Maviglia ha messo in linea una interessante serie di documenti, li puoi trovare in questa pagina:
Documenti BreBeMi
Sono documenti ufficiali che riguardano la BreBeMi. Di particolare interesse questo documento:
Il testo dell'accordo di programma firmato il 7 maggio 2007 (ricordate questa data!)
Andate a leggere a pagina 7, l'art. 6.
Recita:

Entro il 30 giugno 2007, i comuni della Provincia di Milano interessati all'intervento, in collaborazione con BreBeMi s.p.a, possono sottoporre al Collegio di Vigilanza una soluzione alternativa, che coinvolga prioritariamente il territorio da essi amministrato e comunque la sola provincia di Milano, sotto forma di ipotesi di tracciato , per il tratto di innesto del Collegamento autostradale di connessione fra le città di Milano e Brescia e la Tangenziale Est Esterna di Milano. Il Collegio di Vigilanza, avvalendosi della Segreteria Tecnica, valuta entro il 31 luglio 2007 tale soluzione dal punto di vista procedurale, economico e localizzativo e di cponseguenza proporrà a CAL s.p.a. e BreBeMi s.p.a. l'approfondimento tecnico finanziario della soluzione ai fini della sua proposta quale alternativa all'interno del progetto definitivo.

Si, lo so, è un linguaggio burocratico e noioso, ma vale la pena di analizzare queste righe.
Il documento è firmato da un sacco di persone, fra cui presidenti di Provincia, Presidente di BreBeMi, e (attenzione!) 10 sindaci, fra cui il nostro sindaco Sala!
Quindi il 7 maggio 2007 il sindaco Sala si è impegnato a cercare una eventuale soluzione alternativa da proporre al Collegio di Viglilanza, ENTRO I CONFINI DELLA PROVINCIA DI MILANO!
Se prendete una piantina di Cascine, vedete che se si resta entro i confini della Provincia di Milano, non pi può andare oltre via per Casirate.

A dirla tutta, il nostro Sindaco, il 7 maggio, ha firmato un accordo che GLI IMPEDIVA DI CERCARE UN TRACCIATO ALTERNATIVO!


Però a giugno, a luglio e ad agosto il suo assessore Lomini è venuto a raccontarci che c'erano buone possibilità di poter ottenere lo spostamento a sud. Come? Con un nostro impegno, firmato dal nostro Sindaco, a mantenere la soluzione entro i confini della nostra provincia?
Un altro punto interessante è la frase "possono sottoporre".
Traduco: i sindaci "possono sottoporre" un tracciato alternativo. Ma il Collegio di Vigilanza non è tenuto ad accettarlo. Chi avesse firmato quel documento avrebbe accettato il totale arbitrio del Collegio di Vigilanza, senza alcuna garanzia.

A valle di questi FATTI (sono documenti ufficiali dove è visibile la firma del nostro Sindaco!) emergono alcune domande del tutto lecite:

1 - Quando il nostro sindaco ha firmato, ha letto quel che ha firmato? Perchè ha firmato un documento capestro che gli impediva di cercare un tracciato alternativo fuori dalla provincia di Milano?

2 - Quando il nostro Sindaco ha firmato, era cosciente del fatto che, qualunque ipotesi di tracciato fosse stata presentata, non c'era alcun tipo di garanzia che venisse accettata?

3 - Quando il sindaco ha firmato, era stato autorizzato a firmare da una delibera di giunta? I suoi assessori erano al corrente di quel che avrebbe firmato?

4 - Quando l'assessore Lomini è venuto in comitato a parlarci delle buone possibilità di spostare il tracciato a Sud (quindi in provincia di Bergamo e Cremona!), sapeva di essere vincolato, e quindi bloccato dall'accordo di programma firmato dal Sindaco qualche mese prima?

5 - Il vicesindaco Conforti, anche lui in Comitato con Lomini, sapeva del documento firmato dal Sindaco? Era a conoscenza di tutte le implicazioni?

Sono sicuro che il sindaco Sala, il vicesindaco Conforti e l'assessore Lomini sapranno rispondere a tutte queste domande e dissipare ogni qualsiasi dubbio in proposito.

Certo che, in attesa di queste risposte, la sensazione netta è quella di essere stati presi in giro. Di aver dovuto assistere, ancora una volta, al gioco delle tre carte. Speriamo di sbagliare!

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16 settembre 2007

Difficile capire

Difficile capire, quando c'è di mezzo la politica.

Ho letto sulla Gazzetta dell'Adda una specie di intervista con il consigliere Serafino Generoso. L'argomento riguarda la BreBeMi e le sue parole sono molto poco simpatiche nei confronti degli abitanti di Cascine.
Cita fra l'altro il fatto, da me sconosciuto, secondo il quale 17 anni fa gli abitanti di Cascine rifiutarono sul loro territorio la riqualificazione della SS11 accanto alla ferrovia. A dire di Generoso sarebbe stata una opera larga 10m, contro i 100m (???) della costruenda BreBeMi.
100m mi sembrano tanti. Forse Generoso ci mette dentro anche le aree di rispetto. Ma allora le aree di rispetto andavano considerate anche nel caso della SS11.
E, in ogni caso, qualcuno qui a Cascine mi dice che non di semplice riqualificazione della SS11 si trattava, ma di vera e propria autostrada, altro che 10m! Chi ha ragione? Non so.

Sta di fatto che adesso la BreBeMi ci passerà vicino a casa. Ma quanto vicino?
Vatti a fare un giro a Cascina Lina, ed alza gli occhi al cielo. Li vedi? Sono i cavi dell'alta tensione. Ci sono una marea di tralicci, c'è un elettrodotto che passa proprio li, dove dovrebbe passare la BreBeMi. C'è un corridoio, dall'alta velocità all'elettrodotto, di circa 80m (misurati approssimativamente da me con i passi lunghi). Basteranno 80m per ospitare la BreBeMi comprensiva delle aree di separazione rispetto alla Alta Velocità e rispetto ai tralicci?
O forse, cosa non semplice, sposteranno i tralicci? O, Dio ne scampi, sposteranno il tracciato della BreBeMi dopo i tralicci ???? In questo caso la BreBeMi arriverebbe praticamente al livello della strada del cimitero.
Ancora un passo, e la BreBeMi diventerà parte integrante della viabilità urbana di Cascine.

I giochi ormai son fatti. Ma sarebbe così bello capire come sono andate le cose. Anche qui, ognuno dice la sua.
I fatti sono che questa opera è in marcia da parecchio tempo, via via con nomi diversi. Sento spesso rievocare la Prandiniana, anche se non ho capito bene a cosa si riferisca. Sul sito BrianzaPopolare ho trovato queste parole: Già in occasione dei mondiali di calcio del ‘90, l’allora ministro Prandini, tentò di costruire una nuova autostrada di collegamento, sull’asse S.Donato, Crema, Pandino, Brescia. Il progetto fu bloccato dalla Regione Lombardia, dove la Giunta Rosa – Verde lo archiviò.
Però non mi pare che CSP fosse sul percorso, chissà.
Lasciando perdere il passato, molto più di recente la BreBeMi ha avuto come sponsor prima il governo Berlusconi, con l'opposizione di parte della sinistra, e poi l'attuale governo Prodi. Nessuna speranza quindi di poter lottare contro l'opera in quanto tale.
Contro la BreBeMi sembrava essere Penati, che infatti fece campagna elettorale anche intorno a questo punto (gli amici della Lista di CSP premurosamente non perdono occasione per ricordarcelo, se mai dovessimo dimenticarcene). Poi, diventato Presidente della Provincia, Penati poco per volta è diventato un sostenitore dell'opera, con grande delusione dei Verdi che per altro siedono nella stessa maggioranza. La Provincia di Milano infatti possiede direttamente parte della BreBeMi, ed anche indirettamente, passando per la Serravalle e non so per quale altra società. Le scatole cinesi non sono un'esclusiva di Berlusconi.
Quindi, ancora una volta, è difficile capire. Penati è a favore o contro? I miei amici DS mi ricordano che Penati, pur avendo poco potere reale su questa questione (la decisione spetta alla Regione), ha fatto di tutto per imporre delle modifiche migliorative. Infatti grazie al suo intervento a Melzo e Pozzuolo sono riusciti a strappare a BreBeMi una modifica del tracciato. Più a sud. Forse i Sindaci di queste due città sono stati più attivi?
Comunque il gioco a CSP non ha funzionato. Che sia stato scarso impegno di Penati, che sia stato scarso impegno del nostro Sindaco. Che sia stato (come diceva Saragat) il destino cinico e baro?
Difficile capire.

Difficile capire anche quanto riguarda il comune di Cassano. Che, per altro, si trovava in una situazione complicata. Dall'alto, infatti, arrivavano probabilmente ordini perentori di non rompere le scatole. Sappiamo tutti infatti che Forza Italia, di cui fa parte il nostro Sindaco, ha sempre sostenuto a spada tratta quest'opera. Berlusconi e Formigoni l'hanno sempre messa nella lista delle priorità. Insomma, povero Sindaco, da un lato i pochi cittadini di una frazione sperduta (siamo subito dopo l'Adda, Sindaco, girando a destra dopo il ponte, e poi a sinistra al semaforo) protestano perchè non vogliono la splendida ed indispensabile autostrada, mentre dall'alto arrivano quasi certamente pressioni perchè l'iter non venga rallentato. Che fare? Difficile capire. Forse qualcosa capiremo fra qualche mese, quando capiremo cosa abbiamo (abbiamo????) ottenuto in cambio dalla BreBeMi. Immagino che CSP otterrà in cambio imponenti e necessarie opere pubbliche, potremo scatenare la nostra fantasia nel chiedere anche la luna, vero? Staremo a vedere. Qualche sospetto l'abbiamo, e forse fra poco avremo anche le necessarie conferme.

Difficile anche capire i verdi. Il mio post precedente ha ricevuto una replica fra il piccato e l'addolorato, dai verdi di Cassano. Non ci stanno a fare la parte di quelli che non hanno lottato abbastanza. D'altra parte quel che ho fatto è stato di andare sul sito dei verdi di Cassano e cercare BreBeMi in prima pagina o nell'apposito motore di ricerca. Niente. Nulla. Deserto. D'accordo, il sito web non rappresenta necessariamente una sintesi aggiornata del lavoro dei Verdi di Cassano. Però, date un'occhiata, in prima pagina ci sono circa 33 notizie, dal 19 febbraio 2006 ad oggi. E nessuna di questa parla della BreBeMi. Insomma, hanno trovato il tempo di parlare di Tangenziale, Inceneritore, Ospedale Zappatoni, Commissione Aem ecc ecc ecc. Ma di BreBeMi non se ne parla, almeno in prima pagina. E' vero, nel giornalino di Giugno'07 si parla di BreBeMi. Ma in modo generico, criticandone l'utilità, senza minimamente scendere nel dettaglio dei problemi di Cascine, del tracciato, delle prospettive di successo o di insuccesso. Senza scendere nella cronaca, senza fare informazione ai cittadini.

Insomma, più ci si guarda intorno, meno si capisce.

Adesso guardiamo avanti, il passato è passato, e ci servirà analizzarlo solo per capire di chi possiamo fidarci e chi ci prende in giro.

Intanto abbiamo davanti il grosso problema della mitigazione. Doppio problema, perchè già adesso stiamo provando cosa vuol dire il rumore della ferrovia. Che ancora non va a pieno regime. E manca ancora l'alta velocità.....
Poi verrà la BreBeMi. Che porterà inquinamento acustico e atmosferico.

Allora andiamo per gradi. La ferrovia è un'opera NUOVA. Deve quindi rispettare tutte le norme vigenti per quanto riguarda il rumore. E li deve rispettare DA ADESSO, SUBITO. Vengono rispettati questi limiti? E se chiedessimo una misurazione fonometrica? Dovrebbe pensarci il comune, vero? Ne riparleremo. Presto.

E poi la BreBeMi. Quanto inquinamento porterà? Come possiamo difenderci? C'è uno studio del Comune? Basteranno le mitigazioni previste dai progetti BreBeMi?

Anche di questo merita che se ne parli presto.

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24 luglio 2007

24 luglio 2007 - Rassegna stampa commissione AEM

Ricopio dal sito ASL della provincia di Bergamo un articolo di Patrik Pozzi che racconta la seduta di Consiglio Comunale che riguarda la nostra Commissione AEM


Centrale e controlli, critiche sulla trasparenza
Minoranze all'attacco: conflitti d'interesse nella commissione.
Il sindaco: tutto in regola
CASSANO D'ADDA
Accese polemiche in Consiglio a Cassano sulla trasparenza nei rapporti tra Comune e centrale termoelettrica. La composizione della commissione di controllo della convenzione stipulata nel 2004 fra il Comune di Cassano e i gruppi Aem e Asm, titolari della centrale termoelettrica di via per Trecella, è stato il punto su cui, durante l'ultimo Consiglio comunale, le minoranze consiliari hanno duramente attaccato il primo cittadino Edoardo Sala (Forza Italia). I gruppi d'opposizione - tranne quello guidato dall'ex sindaco Sergio Bestetti - hanno presentato un'interrogazione in cui chiedevano il motivo per cui Luigi Andreoli, uno dei componenti della commissione, non avesse dichiarato nel proprio curriculum vitae, messo agli atti, di essere stato, dal 1980 all'89, dirigente del gruppo Aem, esperienza che l'avrebbe potuto rendere inadatto a far parte della commissione. Ciò su cui però le minoranze, attraverso la loro interpellanza, hanno voluto fare chiarezza è se il sindaco, anch'egli dirigente della compagnia elettrica e presidente della stessa commissione di controllo, fosse a conoscenza di tali omissis. La commissione di controllo è stata istituita con la convenzione stipulata tra il Comune e i gruppi Aem e Asm nel 2004: il suo compito è assicurare il rispetto degli obblighi che i due gruppi, in cambio dell'approvazione del progetto di potenziamento della centrale termoelettrica di Cassano risalente appunto al 2004, si sono assunti nei confronti del Comune: fra questi un continuo monitoraggio, da rendere anche manifesto alla popolazione attraverso l'installazione di cartelli luminosi, delle emissioni nell'aria. Tale commissione deve essere composta dal sindaco che la presiede, da quattro esperti da lui nominati e da due nominati dall'Aem e Asm. Così, nel settembre 2006, Sala, dopo aver richiesto il curriculum di ognuno, ha nominato Antonio Proni (proposto dal consigliere di minoranza Serafino Generoso, Lista Generoso), Marziale Messa (proposto dal consigliere di minoranza Paola Ceserani, Lista La Rosa), Luigi Andreoli ed Edoardo Mantia (indicati dal sindaco). Nel curriculum messo agli atti Luigi Andreoli non ha però indicato la sua precedente esperienza lavorativa come dirigente dell'Aem. «Ora comunque ho messo agli atti il curriculum completo di Andreoli il quale, con una lettera, ha comunicato di aver omesso alcuni precedente esperienze lavorative perché non ritenute significative per il compito assunto in commissione – ha spiegato Sala – ci tengo comunque a sottolineare che la posizione coperta da Andreoli era nota fin dagli anni 80 anche ad alcuni sottoscrittori dell'interpellanza». Tale risposta però non è stata ritenuta sufficiente da Generoso il quale ha sottolineato come il sindaco nella sua risposta al Consiglio comunale non abbia chiarito se era a conoscenza dell'omissis presente nel curriculum. «Questo suo atteggiamento – ha detto il consigliere – ci fa pensare che lo sapesse e che l'abbia volutamente tenuto nascosto creando all'interno della commissione un equilibrio favorevole all'Aem e alimentando anche dubbi sul presunto conflitto di interessi derivante dal fatto che anche il sindaco è dirigente dello stesso gruppo industriale». Il primo cittadino si è comunque dichiarato pronto a dirimere qualsiasi dubbio al riguardo nella prossima riunione della commissione che si terrà il 20 luglio.
Patrik Pozzi

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24 luglio 2007 - Il gioco delle tre carte - 2

Ieri sera c'è stata una riunione del Comitato di Cascine insieme al Comitato di Cascina Lina.
Ne parlerò in dettaglio (per il poco che c'è da dire) sul Sito di Cascine .
Qui mi preme riprendere il discorso sulla commissione AEM per come è stata affrontata nell'ultimo consiglio comunale (vedi post precedente).
Ieri era presente alla riunione dei Comitati l'assessore Lomini.
Dopo aver parlato di Ferrovie e BreBeMi, l'argomento è scivolato in modo colloquiale sulla interrogazione della minoranza e sulla risposta di Sala.
Lomini mi pare una brava persona, e mi pare giusto riportare il suo punto di vista.
Secondo lui (e non ho motivo per dubitarne) il Sindaco Sala ha introdotto la lettura del famoso "Curriculum completo" dichiarando di averlo ricevuto recentemente. A detta di Lomini, quindi, non ci sarebbe stato alcun tentativo di spacciare il Curriculum appena letto con quello depositato in precedenza, quando è stata formata la commissione.

Detto questo, restano momentaneamente senza risposta le domande principali:
  1. Perchè è stato scelto, come membro della commissione AEM, un ex dipendente AEM? Vale la pena di ricordare che il compito della commissione AEM è quello di controllare l'operato della AEM, di verificare che l'AEM rispetti i patti a suo tempo stipulati con il comune. Sarebbe stato quindi opportuno scegliere persone del tutto indipendenti rispetto ad AEM. Va notato, fra l'altro, che sul sito dell'AEM di Milano viene riportato il nome del dott.Luigi Andreoli (potrebbe non essere la stessa persona?) che partecipa in qualità di docente ad alcuni corsi sull'energia. Se questa circostanza fosse verificata se ne potrebbe dedurre che il dott.Andreoli ha ancora oggi rapporti professionali con AEM. Il che lo renderebbe in qualche modo ancor meno "indipendente" rispetto ad AEM, ossia alla struttura che dovrebbe controllare.
  2. Perchè, pur avendo deciso di scegliere il dott. Andreoli (forse proprio in virtù delle sue passate e presenti competenze?), non si è reputato opportuno di rendere pubblica la sua passata (e presente?) collaborazione con AEM? Questo, anzi, avrebbe potuto essere utilizzato come un punto di forza. Il sindaco Sala avrebbe potuto dire: "Abbiamo scelto il dott. Andreoli proprio perchè è stato dipendente AEM e quindi ne conosce dall'interno tutti i meccanismi ed i punti deboli. Invece si è deciso di tacere questo elemento importantissimo.
Insomma, comunque la si voglia girare, la faccenda genera molte perplessità, perchè:
  • La commissione AEM è presieduta dal Sindaco Sala, che è un dipendente AEM.
  • Un membro della commissione AEM è stato dipendente AEM, e (salvo smentite) collabora ancora con AEM.
  • Anche il Vicesindaco è dipendente AEM.
Come si vede bene, non sembra essere garantita la necessaria indipendenza della commissione AEM ed anche delle due massime cariche del comune rispetto alla AEM.

Chiudo sottolineando che queste righe non sono assolutamente un attacco alla persona del dott.Andreoli che non ho l'onore di conoscere.
Le perplessità riguardano solo le ragioni delle scelte operate dal nostro Sindaco.
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14 luglio 2007 - Il gioco delle tre carte

Non sembri un titolo irrispettoso, ma è l'unico che mi viene in mente per descrivere lo strano spettacolo a cui mi è capitato di assistere ieri sera.
Provo a spiegare il tutto con calma, sperando di commettere meno errori possibile. Spero che i protagonisti vogliano perdonare eventuali inesattezze dovute alla mia scarsa competenza in materia.
Tutto inizia con la convocazione del consiglio comunale per giovedì 12 luglio 2007. Fra i vari punti all'ordine del giorno spicca l'interrogazione di P. Ceserani, G. Forcella, A. Gaiardelli, S. Generoso, R. Maviglia, S. Valtorta, P. Zanaboni. relativa alla composizione della Commissione di controllo AEM.
L'argomento del contendere è la scelta di un certo membro della commissione, il dott. Luigi Andreoli, operata dal sindaco Sala.
Iniziamo con un elenco dei punti salienti, che poi passerò a commentare nel dettaglio (almeno ci proverò).
  1. La Commissione AEM esiste da non so quanto, certamente almeno dalla amministrazione Casati, e si occupa di controllare che l'AEM rispetti gli accordi presi a suo tempo con l'amministrazione comunale e che regolano il suo operato sul nostro territorio. In particolare la commissione deve vigilare affinchè il potenziamento degli impianti venga eseguito rispettando i protocolli di intesa.
  2. La commissione AEM viene presieduta dal Sindaco che ne sceglie i componenti.
  3. La commissione ha una durata che coincide più o meno con la durata della amminstrazione. In ogni caso, quando l'amministrazione Casati ha lasciato posto all'amministrazione Sala, la commissione è stata rinnovata. Il sindaco Sala ne è presidente e lui sceglie i componenti in base a criteri da lui stabiliti.
  4. Il sindaco Sala, come da regolamento, ha determinato i criteri di scelta della commissione, e in base ai curricula ricevuti, ha effettuato la scelta dei membri.
  5. Il consiglieri di opposizione chiedono i curriculum dei membri della commissione
  6. Il curriculum del dott. Andreoli, fornito dalla segreteria comunale, non presenta alcun segno di competenza specifica nel campo delle centrali elettriche. Le competenze citate sono generiche. Si parla di consigli di amministrazione, di revisione dei conti, ecc.
  7. Si viene a sapere che il dott.Andreoli è un dipendente AEM in pensione, circostanza che NON COMPARE NEL CURRICULUM presentato in copia ai consiglieri.
  8. I consiglieri presentano l'interrogazione chiedendo come mai fosse stata taciuta la passata appartenenza ad AEM del dott. Andreoli
  9. Ieri sera, in consiglio comunale, il sindaco Sala risponde all'interrogazione, leggendo uno splendido curriculum del dott. Andreoli in cui figurano fior di competenze specifiche, fra cui la sua passata collaborazione con AEM. Notare che la lettura di questo splendido curriculum è stata fatta fra l'ilarità dei consiglieri di maggioranza, che schiamazzavano applaudendo ironicamente all'indirizzo del consigliere Generoso, relatore dell'interrogazione.
  10. Il consigliere Generoso ha chiesto di poter visionare il curriculum letto dal sindaco Sala, e confrontatolo con quello in suo possesso, a lui fornito dagli uffici della segreteria comunale, ha potuto constatare che si trattava di due documenti diversi!
  11. Il curriculum letto dal sindaco Sala non era quindi lo stesso consegnato ai consiglieri di opposizione. Si trattava, invece, di un curriculum di data recente (maggio 2007?), sicuramente successivo alla data di inserimento del dott. Andreoli nella commissione AEM.
Questo forse può spiegare perchè ho usato un'espressione così forte come quella di "gioco delle tre carte".

Esistono parecchi aspetti di questa vicenda che a me paiono scandalosi, e provo ad elencarli.
  • Al primo tentativo effettuato dal consigliere Valtorta di avere accesso ai curricula è stato risposto che non era possibile dar corso alla sua richiesta per motivi di privacy. Primo scandalo: ma vi pare possibile, che i criteri di selezione dei componenti di una commissione pubblica debbano essere "privati"? E' questa la trasparenza?
  • In un secondo momento i consiglieri hanno finalmente ottenuto l'accesso agli agognati curricula. Lo scandalo è che dall'analisi di questi documenti non emerge nessuna competenza specifica quanto meno riguardo al dott. Andreoli. Questo, per lo meno, analizzando il curriculum fornito ai consiglieri. E qui viene il bello.
  • In Consiglio comunale il sindaco Sala legge un curriculum diverso da quello fornito ai consiglieri. Ma, e qui sta lo scandalo, non lo dice. Si limita a leggere il curriculum completo. Godendosi la scena dei suoi consiglieri (quelli della sua maggioranza) che fanno una indegna gazzarra, applaudendo, sghignazzando, irridendo i presentatori della interpellanza. Dal curriculum completo, infatti, emerge sia la passata appartenza del dott. Andreoli alla AEM, che la sua competenza nel tema specifico. I consiglieri di maggioranza sembrano dire "avete visto? nel curriculum c'era scritto tutto, avete fatto una figura da imbecilli". Non sapendo che anche loro stavano cadendo nello stesso equivoco. Il curriculum che il sindaco Sala stava leggendo, infatti, non era quello presentato al momento dell'inserimento del dott. Andreoli nella commissione. E' stato (anche questo uno scandalo?) compilato in seguito. Cosa??? Prima si inserisce una persona in una commissione, solo dopo (quando era chiaro che i consiglieri iniziavano ad indagare) si inserisce in archivio un curriculum completo?
 Ma, soprattutto, come mai nel curriculum iniziale non era stata inserita la passata appartenenza all'AEM del dott.Andreoli? Voglio dire, che motivo ci sarebbe di tacere l'elemento più importante? Sarebbe del tutto lecito dire: "Abbiamo scelto il dott. Andreoli proprio perchè in passato ha lavorato per AEM. La sua passata esperienza unita al fatto che il dott. Andreoli è in pensione ne fanno un elemento determinante per la commissione che deve controllare il comportamento di AEM". Nessuno avrebbe mai potuto eccepire ad un argomento del genere.

A meno che....

A meno che non abbia giocato un ruolo importante il fatto che questa questione dell'AEM punge sin dai tempi della campagna elettorale. Tutti ricorderanno, infatti, che pochi giorni prima delle elezioni venne distribuito un volantino della sinistra che ricordava, fra le altre cose, il fatto che il candidato sindaco Sala fosse un dipendente AEM. Non ho ancora capito come mai, ma la coalizione di centro destra reagì molto male a quel volantino, quasi che fosse estremamente sconveniente ricordare a tutti quale fosse il datore di lavoro del sindaco Sala.
Un secondo punto che forse crea qualche perplessità è il fatto che anche il vicesindaco Conforti è un dipendente AEM. Santo cielo, in tutto questo potrebbe anche non esserci niente di male. L'AEM non è una associazione a delinquere, è una compagnia che ci dà energia e che dà lavoro a decine di persone nel nostro territorio. Però è anche chiaro che i rapporti fra AEM e Comune di Cassano non sono neutri. A volte, anzi, sono rapporti delicati, conflittuali. C'è, se non erro, un vecchio contenzioso che riguarda il pagamento dell'ICI. E credo non sia stato ancora sanato. E poi l'AEM è una delle realtà più inquinanti del nostro territorio. E' chiaro che, in una situazione di questo genere, il rapporto fra AEM e Comune può assumere connotazioni conflittuali, creando quindi una situazione delicata sia per il Sindaco che per il ViceSindaco. D'altra parte i cittadini di Cassano hanno votato, e con il loro voto hanno chiaramente indicato di non essere interessati più di tanto a questo latente conflitto di interessi, e di questo dobbiamo prenderne atto.
Ma, per tornare al curriculum del dott. Andreoli, forse si è pensato che, dati i precedenti, era meglio non sbandierare ai quattro venti quello che invece avrebbe potuto essere il punto di forza della sua candidatura a membro della commissione AEM, ossia il suo essere stato in passato un dipendente della stessa azienda. Forse (e ripeto, forse) si è preferito glissare su questa passata appartenenza, utile per un verso, imbarazzante per un altro verso..

Sono sicuro che a breve il sindaco Sala saprà spiegnare questa inquietante faccenda in ogni suo piccolo dettaglio.
Io, nel frattempo, spero di poter al più presto mettere su questo sito, a disposizione di chi legge, tutti i documenti relativi a questa faccenda che mi sarà possibile trovare.

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